Piano delle demolizioni: contenuti e modalità di redazione pratica
Il Piano delle demolizioni è un documento fondamentale, previsto dall’art. 151 comma 3 del D.Lgs 81/2008 che molto spesso viene compilato senza porre particolare attenzione alle implicazioni pratiche del singolo intervento
Come previsto dell’art. 151 comma 2 del D.Lgs. 81/2008, il Piano di lavoro delle demolizioni è un documento che viene redatto dall’impresa esecutrice dei lavori ed è allegato al Piano Operativo di Sicurezza.
La struttura del Piano Demolizioni:
contenuti fondamentali da non dimenticare
1) Anagrafica aziendale
2) Anagrafica del cantiere
– Dati identificativi del cantiere
– Ubicazione
3) Descrizione del manufatto e dell’area circostante
– Analisi del contesto
– Studio dell’immobile, delle sue pertinenze, dei suoi collegamenti
– Analisi delle strutture adiacenti o limitrofe
– Verifica degli impianti
– Studio della tipologia di demolizione da effettuare
4) Ordine delle demolizioni
5) Elenco delle attrezzature, macchine ed opere provvisionali da impiegare
6) Modalità di allontanamento dei materiali demoliti e di abbattimento polveri
7) Gestione del personale e dell’emergenza
8) Schede relative alle misure preventive e protettive finalizzate a ridurre i rischi legati all’attività di demolizione
Il quadro normativo di riferimento su cui si basa il Piano Demolizioni
TITOLO IV – CAPO II – SEZIONE VIII – DEMOLIZIONI
- Prima dell’inizio di lavori di demolizione è fatto obbligo di procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire.
- In relazione al risultato di tale verifica devono essere eseguite le opere di rafforzamento e di puntellamento necessarie ad evitare che, durante la demolizione, si verifichino crolli intempestivi.
- I lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine, devono essere eseguiti sotto la sorveglianza di un preposto e condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventuali adiacenti.
- La successione dei lavori deve risultare da apposito programma contenuto nel POS, tenendo conto di quanto indicato nel PSC, ove previsto, che deve essere tenuto a disposizione degli organi di vigilanza.
- La demolizione dei muri effettuata con attrezzature manuali deve essere fatta servendosi di ponti di servizio indipendenti dall’opera in demolizione.
- È vietato lavorare e fare lavorare gli operai sui muri in demolizione.
- Gli obblighi di cui ai commi 1 e 2 non sussistono quando trattasi di muri di altezza inferiore ai due metri.
- Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall’alto, ma deve essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di due metri dal livello del piano di raccolta.
- I canali suddetti devono essere costruiti in modo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essere adeguatamente rinforzati.
- L’imboccatura superiore del canale deve essere realizzata in modo che non possano cadervi accidentalmente persone.
- Ove sia costituito da elementi pesanti od ingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.
- Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta.
- Nella zona sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con appositi sbarramenti.
- L’accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale accumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall’alto.
- Salvo l’osservanza delle Leggi e dei Regolamenti speciali e locali, la demolizione di parti di strutture aventi altezza sul terreno non superiore a 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento per trazione o per spinta.
- La trazione o la spinta deve essere esercitata in modo graduale e senza strappi e deve essere eseguita soltanto su elementi di struttura opportunamente isolati dal resto del fabbricato in demolizione in modo da non determinare crolli intempestivi o non previsti di altre parti.
- Devono inoltre essere adottate le precauzioni necessarie per la sicurezza del lavoro quali: trazione da distanza non minore di una volta e mezzo l’altezza del muro o della struttura da abbattere e allontanamento degli operai dalla zona interessata.
- Il rovesciamento per spinta può essere effettuato con martinetti solo per opere di altezza non superiore a 3 metri, con l’ausilio di puntelli sussidiari contro il ritorno degli elementi smossi.
- Deve essere evitato in ogni caso che per lo scuotimento del terreno in seguito alla caduta delle strutture o di grossi blocchi possano derivare danni o lesioni agli edifici vicini o ad opere adiacenti pericolose per i lavoratori addetti.
- Il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sentita la Commissione consultiva permanente, può stabilire l’obbligo di sottoporre a verifiche ponteggi e attrezzature per costruzioni, stabilendo le modalità e l’organo tecnico incaricato.
L’importanza dell’analisi preliminare alla base di un buon Piano Demolizioni
La demolizione si deve effettuare mediante una controllata opera di scomposizione, ovverosia con la rimozione delle parti elementari, di cui ciascuna struttura è composta, praticamente procedendo nell’ordine inverso a quello seguito nella costruzione, sempre controllando le masse strutturali e non con idonea puntellatura capace di contrastare eventuali modifiche all’equilibrio statico delle diverse componenti, durante la demolizione.
La scelta delle tecniche di demolizione è condizionata dall’analisi del manufatto da demolire e dallo studio di parametri, attraverso i quali possiamo definire un adeguato e coerente piano di demolizione.
Prima dell’inizio dei lavori dobbiamo procedere all’analisi ed alla verifica della struttura da demolire, verificando:
1) localizzazione dell’opera (contesto urbano, industriale, suburbano, ecc.)
2) destinazione d’uso (abitazione civile, capannone industriale, edificio scolastico, ecc.)
3) la tipologia costruttiva e l’epoca a cui risale
4) i materiali costruttivi.
Successivamente definiamo l’entità della demolizione e le condizioni ambientali in cui si andrà ad operare, rispetto a:
1. dimensione dell’intervento
2. altezza e dimensione in pianta dei manufatti da demolire
3. l’organizzazione del cantiere: spazio operativo – accessibilità del cantiere – spazio di manovra – presenza di altri edifici.
Nel corso delle attività di demolizione dobbiamo rispettare alcune regole pratiche di sicurezza in modo da controllare i rischi presenti durante le lavorazioni.
A titolo esemplificativo si riportano alcune regole essenziali, nel caso di demolizione controllata:
- transennare le aree limitrofe e sottostanti
- segnalare il pericolo di caduta di materiali dall’alto ed il divieto di transito e sosta nelle stesse aree
- vietare l’allontanamento del materiale di risulta a caduta libera senza l’uso degli opportuni scivoli chiusi
- predisporre le aree per l’allontanamento del materiale di risulta in luoghi staticamente sicuri evitando, nello stesso tempo, che il materiale di risulta sia di intralcio ai lavori
- gli operatori dovranno indossare tutti i dpi: gli elmetti di protezione, le calzature di sicurezza e gli occhiali per evitare il contatto di materiale pericoloso (tavole chiodate, schegge)
- data la posizione degli operatori, fatte salve tutte le prescrizioni generali già citate, particolare attenzione sarà presentata agli elementi provvisionali (cavalletti, trabattelli, ecc) ed altri indumenti di sicurezza degli operatori
- prima di iniziare la demolizione delle strutture occorre procedere, ove necessario, ai rafforzamenti delle parti che potrebbero cedere per le sollecitazioni prodotte dalle lavorazioni, mediante puntellamenti o con opere di carpenteria metallica, fino ad arrivare, se necessario, al consolidamento strutturale, ripristinando le condizioni statiche originarie
- il fabbricato da demolire viene isolato dagli eventuali edifici adiacenti, i quali non devono subire dannose ripercussioni, dovute a vibrazioni o scuotimenti; inoltre i fabbricati adiacenti ed i luoghi di transito interni o esterni al cantiere vengono adeguatamente protetti con mantovane parasassi o ripari di altro genere
- la rimozione delle strutture di copertura in legno, comporta l’utilizzo di notevoli opere provvisionali contro il rischio di caduta dall’alto sia sul perimetro esterno (ponteggio) che sotto falda (sottopalchi o reti di protezione)
- la rimozione dei solai in legno comporta l’asportazione iniziale dell’assito, eseguito con gli addetti, imbracati ed ancorati a funi opportunamente tesate. La successiva rimozione dell’orditura sottostante è eseguita con l’ausilio di piccoli ponti o trabattelli. Successivamente alla rimozione della sovrastruttura ed allo smuramento delle travi, queste saranno imbracate con funi, tagliate agli estremi e trasferite ai luoghi da cui saranno in un secondo tempo allontanate
- per la demolizione delle voltine o tavelle in laterizio si provvede allo sbarramento dei luoghi sottostanti e addirittura alla realizzazione di un tavolato continuo, al fine di realizzare una struttura di protezione contro il rischio di caduta di pezzi anche di una certa consistenza
- la demolizione di finte volte e controsoffitti è operata dal basso, organizzando dei piani di lavoro ad una certa altezza; questi potranno essere o fissi o mobili ed in tal caso saranno resi stabili dagli opportuni stabilizzatori
- le murature portanti (muri e pilastri) dopo essere state isolate vengono demolite con gli stessi metodi analizzati per le demolizioni dei muri di tamponamenti e delle tramezzature, tenendo conto che i ponteggi esterni devono essere svincolati solo dalla parte di muratura da demolire
- la demolizione delle travi in cemento armato comporta la costruzione di un più robusto puntellamento, rispetto ai travetti, il sezionamento e il successivo allontanamento con la gru; se le attività sugli orizzontamenti riguarda più piani, è necessario evitare la demolizione contemporanea
- i pilastri in cemento armato, generalmente, vengono rimossi a pezzi, previo imbracaggio e sostegno in sommità e successivo distacco eseguito con martello demolitore e cannello ossiacetilenico; come per i solai in ferro-laterizio la demolizione dei pilastri può essere effettuata con l’ausilio di un mini escavatore dotato di martello demolitore oleodinamico
- la rimozione delle parti a sbalzo necessita sempre di un efficace puntellamento che consenta di eseguire l’operazione senza il rischio di crollo intempestivo. In particolare, il problema si presenta durante le demolizioni di vecchie costruzioni con il cornicione contrastato dal peso del tetto o con le scale costruite con i gradini incastrati nella muratura: l’operazione viene eseguita con l’ausilio dell’attrezzatura per il puntellamento, ponteggi e gli attrezzi per la demolizione e distacco degli elementi
- le scale, in genere, sono le ultime parti ad essere demolite in relazione al piano raggiunto per il mantenimento della viabilità. Gli operatori addetti alla demolizione delle scale operano con la cintura di sicurezza e andatoie di ripartizione poste sulle rampe in demolizione. La demolizione dei pianerottoli avviene successivamente con analogo procedimento
- le strutture metalliche vengono demolite con procedimenti inversi alla loro costruzione. Gli elementi opportunamente imbracati vengono trasportati a terra per mezzo di un apparecchio di sollevamento